Dall’anno scorso lavoro alla “Piccola Casa nel Bosco”, un progetto scolastico che abbraccia l’home-schooling e l’outdoor education in cui insegno scienze, intessuta a diverse attività all’aria aperta (soprattutto botanica, gestione dell’orto e del pollaio). Visto il grande interesse e la loro velocità di apprendimento, prima delle vacanze di Natale ho fatto un azzardo: completare il programma scolastico già a fine aprile e dedicare l’ultimo mese interamente all’insegnamento della Permacultura. Ed è andata proprio così!
Questa, sotto forma di racconto diviso in vari step, è l’esperienza dell’anno scorso avuta coi miei alunni di scuola dell’infanzia e scuola primaria, sintetizzata in modo da provare a diffondere la Permacultura nelle scuole. Un esempio replicabile insomma!

Perché insegnare Permacultura ai bambini?
Svolgere attività di Permacultura aiuta i bambini ad acquisire consapevolezza. Risorse naturali e amicizie non vengono più date per scontato. Li sensibilizza verso un approccio profondo al mondo, alla biodiversità, alla Natura e al prossimo. La Permacultura inoltre può aiutare a sviluppare sensibilità ed empatia verso i compagni e gli adulti che entrano nella sfera emotiva del bambino, può insegnare a cooperare tra di loro e con il mondo naturale, a valorizzare le risorse. Soprattutto offre una soluzione naturale a tante necessità del bambino: mutuo aiuto e mutuo beneficio, piuttosto che una individualistica competizione per delle risorse limitate. E’ insomma un approccio molto diverso e che loro assimilano in maniera molto naturale.
Step 1
L’intero anno è servito a completare il programma ministeriale, inserendo però tutte le nozioni che sarebbero servite ai bambini ad affrontare un piccolo progetto in Permacultura sottoforma di gioco. Quindi una accurata conoscenza delle specie animali e vegetali (guarda maestro, abbiamo catturato un maschio di Podarcis waglerianus con morfismo concolor!), il concetto di domestico e selvatico, l’ambiente naturale. E ancora “ecologia”, “ecosistema” ed “ecotono”, concetti su cui penso mi abbiano odiato, tante sono state le energie che ci abbiamo speso sopra. Per ultimo le questioni problematiche e spinose: l’inquinamento, il disboscamento, il cambiamento climatico. Da gennaio ad aprile, insomma, scienze è stata molto pratica e con un filone ambientalistico molto ben definito, senza tralasciare gli altri argomenti “ministeriali”.

Step 2
Nel frattempo a lezioni teoriche pesanti emotivamente (legate a emergenze ambientali) abbiamo accoppiato attività pratiche che permettessero di trovare una soluzione al problema. Ad esempio, la raccolta dei semi e la creazione di seed-balls dopo un incendio avvenuto vicino la scuola. Spesso lavorando in gruppo e affrontando discussioni molto interessanti. Così l’Etica della Terra, la cura della Terra e delle persone, l’economia e l’equa ripartizione del surplus, pilastri portanti della Permacultura, sono germinate e sbocciate da sole nei discorsi tra bambini, in maniera molto naturale e autonoma. E questo mi ha convinto sempre di più che Permacultura e bambini sono un binomio ottimo!

Step 3
Visto che le cose andavano bene, ho voluto alzare il tiro. Ho chiesto ai bimbi di disegnare un cerchio e metterci dentro tutto quello che serviva a loro per vivere bene. Come se fosse un piccolo progetto in Permacultura per bambini. Senza che me lo aspettassi, questi cerchi si sono riempiti di pollai, ovili, laghetti, compostiere, cani e gatti, scuole nel bosco. E questo mi ha facilitato molto il successivo lavoro sulla spiegazione dell’elemento.

Step 4
La Permacultura è progettazione e come forma primaria assume l’elemento. Ma cosa è un elemento? Questa domanda ci ha permesso di capire quali bisogni hanno animali, piante e strutture che ci circondano. Come possiamo descriverli (fattori intrinseci). E cosa ci restituiscono, se ci prendiamo cura di loro. Ognuno di loro ha estratto a sorte un elemento da analizzare in Permacultura, rapidamente riempito di frecce che uscivano ed entravano, come bisogni e prodotti. Un aspetto non considerato di questo laboratorio è stato quello di vedere aumentare nei bambini la sicurezza di sé e la padronanza del metodo man mano che andavano avanti col lavoro. Permacultura per bambini quini non è solo passaggio di nozioni, ma anche un valido strumento per lavorare sulla loro autoconsapevolezza.

Step 5
Era il momento di collegare tutti questi elementi tra di loro, in un sistema funzionale! Creando un enorme sistema in Permacultura, con scatoloni stesi a terra, ognuno doveva cercare di farci entrare il proprio elemento. Ad uno ad uno, ai bimbi veniva chiesto di cercare nei bisogni degli altri elementi qualcuno dei loro prodotti. Ad esempio, chi aveva la compostiera necessitava di lombrichi, i lombrichi di scarti vegetali dall’orto, l’orto di acqua dal laghetto. Quando ne trovavano almeno tre, potevano entrare nel sistema. Entrare proprio fisicamente, saltandoci dentro!
Non immaginate l’urlo e l’applauso di soddisfazione quando anche l’ultimo dei bambini, dopo una sudata ricerca è riuscito ad entrare e chiudere l’intero sistema…

Step 6
…e per finire, bisognava arrotolarsi le maniche!
Nel nostro magnifico frutteto abbiamo creato un bosco in quota, sopra un dirupo. Alla base del dirupo, un ridente paesino. Arriva l’inverno, la gente ha bisogno di riscaldarsi. I bambini tagliano gli alberi, fatti con dei rametti di pino, e accendono un fuocherello immaginario in ogni casa. A un certo punto piove, sulla cima del dirupo. Un disastro. L’acqua scende giù molto velocemente e una colata di fango investe le case del paese. I bambini sconvolti, ma non per il rapporto causa-effetto, che conoscevano già, ma perché si materializzava davanti ai loro occhi il concetto di disboscamento, di erosione, di catastrofe ambientale!
Come possiamo rimediare? Con una tecnica che utilizza la Permacultura. Uno swale!

Allora mano alle zappette e salviamo questo Pianeta!!!
E tentiamo di diffondere quanto più possibile questo modo di agire, insegnando Permacultura ai bambini, anche solo per farli divertire, insegnare loro a guardare il mondo con occhi diversi e renderli futuri adulti responsabili e consapevoli
Il vostro caro Totò

Salvatore Bondì
Naturalista, specializzato in Biodiversità ed Evoluzione.
Ornitologo. Permacultore. Bighellone per necessità.
Ottimo articolo, super interessante, metterò in atto, per i miei alunni ciò che ho appreso ” leggendo” la tua esperienza.
Super interessante! Grazie per lo spunto
Carissimo maestro Totó,,
io non so spiegarti senza voler esagerare il senso di gratitudine, di immensa riconoscenza in quello che descrivi, portare la permacultura possiamo dire pedagogica in questo modo è commovente !! Anche l’elaborazione dei giochi per imparare che hai utilizzato, davvero complimenti sinceri per il lavoro che fai, che fate !! Per dare un contributo per migliorare questo pianeta e ai bimbi lo si deve figli di tutti!
Alla tua splendida famiglia che ti ispira a dare il meglio!
Grazie 🍀