
Sono piccoli, dai colori anonimi e praticamente invisibili all’interno del canneto. Adorabili, no?
Eppure a primavera i canneti letteralmente esplodono dei loro canti: forti, articolati e inconfondibili (nonchè metodo efficacissimo per arrivare ad una veloce determinazione).
I silvidi di canneto rappresentano una unica sottofamiglia (Acrocephalinae) rappresentata da due generi (Acrocephalus e Locustella) anche se i pareri degli zoologi sono contrastanti. Specie migratrici, sono tutti molto simili tra di loro, con un piumaggio interamente bruno, forme affusolate, occhi dal marrone al rosso acceso, zampe e becco esili, da buon insettivoro che caccia nel folto della vegetazione. In Italia è possibile osservarne ben 10 specie, alcune nidificanti (Cannareccione, Cannaiola, Cannaiola Verdognola, Forapaglie, Forapaglie castagnolo, Salciaiola), altre invece soltanto migratrici (Pagliarolo, Cannaiola di Blyth, Forapaglie macchiettato, Locustella fluviatile)

E’ un gruppo di uccelli che, più che entusiasmo, genera domande!
Il birdwatcher si chiede infatti come caspita fare a riconoscerli se sono tutti uguali….
….l’ornitologo si chiede come fare a studiarli se vivono tra canne, fango e zanzare….
….l’ecologo si chiede come fanno a convivere dato che praticamente nidificano tutte nei canneti e mangiano le stesse cose.

Vediamo di rispondere con 4 semplici argomenti:
1) Habitat e nicchia trofica
Anche se tutte le specie nidificanti utilizzano le aree umide, esiste in realtà una rigida divisione delle specie nei diversi ambienti di transizione del canneto.
Considerando le 6 specie nidificanti italiane infatti, il Cannareccione nidifica nella parte più matura del canneto, perennemente allagata e che si affaccia sullo specchio d’acqua. La Cannaiola nidifica anche in canneti parzialmente asciutti, sfruttando tutta la parte centrale del canneto, fermandosi appena prima del bordo esterno. Il Forapaglie castagnolo utilizza quella zona di transizione esterna dove il canneto si trasforma in cariceto (Carex sp.). In pieno cariceto invece troviamo il Forapaglie, mentre la Salciaiola utilizza fasce di canneto molto interne, frammiste a saliceto.
Infine la Cannaiola verdognola utilizza i prati umidi di erbe e cespugli bassi presenti dietro i canneti, l’ambiente insomma più lontano dall’acqua. Quest’ultima, assieme al Forapaglie, nidifica praticamente al suolo o nelle sue prossimità, dato l’ambiente con vegetazione bassa. I silvidi di pieno canneto invece creano coppe di erba secca a ca. un metro di altezza, saldamente ancorati alle canne. Qui sotto trovate un valido specchietto illustrativo (vi consiglio di cliccare due volte sull’immagine per ingrandire)

2) Canti e comportamenti
Indubbiamente, date le difficoltà cromatiche e di habitat (provate voi a scovarli tra le canne!), il canto e i comportamenti possono dare un grande aiuto. Cannaiola e Cannareccione cantano sempre dal folto del canneto, ma se la prima è praticamente invisibile, il Cannareccione è invece ben evidente dato che vocalizza ben esposto lungo lo stelo di una canna esterna o in cima, appena sotto la spiga. Il suo canto comincia con una seguenza di –crack-crack!– inconfondibili ed è gracchiato e molto ripetitivo, mentre quello della Cannaiola e ricco di trilli e più cinguettato. Il forapaglie invece, oltre alle bande caratteristiche sul dorso, è riconoscibile in periodo riproduttivo poiché è l’unico a compiere voli nuziali, innalzandosi da un posatoio con un decollo ondulato e descrivendo una parabola mentre canta a perdifiato. E’ questo un comportamento canoro caratteristico di uccelli che nidificano in zone aperte (ne abbiamo già parlato qui)

3) Fenologia
Il Forapaglie castagnolo è l’unico ad essere svernante in Italia. Comincia i movimenti migratori già a fine gennaio e agli inizi di marzo la totalità della popolazione è già ai siti riproduttivi. E’ l0’unico quindi presente in pieno inverno.
Le altre 9 specie cominciano a migrare solo da fine marzo. Da metà maggio in poi si possono osservare solo le 6 specie nidificanti. Le ripartenze della Cannaiola comune iniziano già intorno alla fine di luglio e si protraggono fino a settembre, raramente oltre. Quelle della Cannaiola verdognola di solito sono in un intervallo compreso tra agosto e settembre. Valutare quindi il mese di avvistamento è essenziale per l’identificazione di questi animali.

4) Particolarità
Forapaglie castagnolo e Forapaglie si distinguono abbastanza bene dalla proiezione alare (cioè la lunghezza delle remiganti primarie ad ala chiusa). Il castagnolo, migratore a corto raggio, ha un’ala, e quindi una proiezione, decisamente più corta.
Le 3 cannaiole si distinguono abbastanza bene dalle 2 locustelle dal colore di fondo. Queste ultime infatti hanno un piumaggio abbastanza “affumicato”. Il cannareccione infine è inconfondibile per le sue dimensioni notevoli rispetto agli altri.

E all’ornitologo che si chiede come studiarle….beh, bisogna dirgli che sono in realtà uno dei gruppi più studiati, sopratutto riguardo al parassitismo di cova. Tutte le specie infatti sono tra i bersagli principali del cuculo, che depone le uova nei loro nidi!
Studiare i silvidi di canneto sarà un lavoro sporco…ma qualcuno lo ha fatto ed anche parecchio bene!
Per maggiori info:
Cannaiola e cannaiola verdognola
Le specie nidificanti in Italia (più tutti gli apparteneti della famiglia Sylvidae)
Il vostro caro Totò


Salvatore Bondì
Naturalista, specializzato in Biodiversità ed Evoluzione.
Ornitologo. Permacultore. Bighellone per necessità.