Oggi la giornata non prometteva nulla di buono.
La mattinata soleggiata e tiepida si era trasformata in un primo pomeriggio grigio e noioso quasi come i programmi che c’erano in tv. Mi armo quindi di macchina fotografica e vado a fare un giretto nella stazione orchidologica più vicina. Non che avessi qualche intenzione particolare, magari trovare le prime rosette basali delle orchidee spontanee più note, dato che qui tutto fiorisce abbastanza tardi. Magari passare soltanto il pomeriggio a saltellare in giro cercando i primi segni della primavera
Il luogo lo conosco palmo a palmo, dato che è proprio alle spalle di casa mia. Ai piedi di una grossa quanto ripida parete rocciosa c’è infatti un uliveto semi-abbandonato che si contende quella spolverata di argilla e muschio con una selva di erba tagliamani, o “disa” (Ampelodesma mauritanicus). Poco più in alto il terreno si fà pietroso e aspro, ma vi nasce una splendida successione ecologica di cui avevo già parlato in un precedente articolo
In questi anni mi ha regalato tante sorprese orchidologiche. E infatti ai margini dell’uliveto, su una piccola parete verticale, qualcosa mi stava aspettando
Tepali biancastri, labello trilobato, siamo a febbraio, non può essere che lei: Oprhys panormitana. Si ok, lo sò che è specie comune e che è stata fotografata centinaia di volte.
Ma mi ha reso felice.
Perchè è bellissima
Perchè è pur sempre un’orchidea
Perchè è stata la mia Ophrys trovata tanti anni fà
Perchè è proprio dietro casa mia e non l’avevo mai trovata lì
Questi fiori non ti finiscono mai di entusiasmare.
Girellando per le campagne ne ho trovate altre 6, di spighe, veramente eterogenee tra loro. Mi guardavano con quegli occhietti di brace, un pò tristi un pò birichine.
Quasi a dire: <<Si lo sappiamo, c’è la nebbia e fa freschetto, ma fermati un secondo ad ammirarci, non siamo mica fiorite solo per farci impollinare dal primo Andrena thoracica che passa, affamato di sesso!>>
Ed ero felice!
Perchè tra un pò e primavera.
Significa prati pieni di orchidee.
E giornate nei prati illuminati a festa.
E tornare a casa col calore del sole sul viso.
Oggi la giornata non prometteva nulla di buono.
Ma io l’ho fregata alla grande!!!
Il vostro caro Totò

Salvatore Bondì
Naturalista, specializzato in Biodiversità ed Evoluzione.
Ornitologo. Permacultore. Bighellone per necessità.