Simpat(r)iche lucertole siciliane

Podarcis

Sono simpatiche, veloci e beffarde.
Rettili di successo, hanno conquistato praticamente tutti gli habitat più comuni. Conosciute anche da chi è meno pratico di Natura, spesso oggetto dei giochi turbolenti dei bambini, le lucertole del genere Podarcis possono offrirci ottimi spunti per studi di bioogeografia.

Le conosciamo davvero così bene?

In Sicilia, escludendo le Isole minori, abbiamo due specie di lucertole del genere Podarcis:

  • Podarcis siculus, la cosidetta Lucertola campestre, specie molto competitiva ampiamente distribuita in tutta l’Italia, nella maggior parte dei Balcani e in molti altri paesi del bacino mediterraneo. Si spinge fino in Centro-Europa e risulta inoltre introdotta negli USA. E’ specie caratterizzata da una elevata variabilità morfologica e da una spiccata sinantropia, cosa che le ha permesso di conquistare nuove aree, spesso grazie al trasporto passivo da parte dell’uomo.
  • Podarcis waglerianus, chiamata lucertola di Wagler o Lucertola siciliana. A differenza della “cugina”, questa specie è endemica della Sicilia. Si trova infatti in tutto il territorio siciliano (Peloritani esclusi) e sulle Isole Egadi.

Podarcis2Queste due specie in Sicila presentano simpatria, occupano cioè lo stesso territorio e in questo caso si nutrono anche delle stesse prede (principalmente artropodi). Come fanno quindi a convivere? Semplice! Diversificazione di nicchia…
La P.waglerianus è molto più praticola, predilige spazi aperti, prati e pascoli, radure nei boschi. P.siculus occupa invece una grande varietà di ambienti, anche molto diversi tra di loro sia per tipologia di habitat che per altitudine. E’ inoltre quella che più facilmente si trova in ambienti antropizzati. Da indagini molecolari e studi genetici oggi si sa che queste due specie non si sono evolute in simpatria sul territorio siciliano.Malgrado l’epiteto siculus faccia pensare ad una specie esclusivamente siciliana, La P.siculus ha sicuramente un’origine continentale. Grazie alla sua elevata plasticità è poi riuscita a colonizzare aree anche molto distanti dal proprio centro di origine, arrivando anche in Sicilia, dove esisteva già P.waglerianus, più affine evolutivamente alle Podarcis maltesi. Sarebbe più corretto parlare quindi di sintopia, termine svincolato da un punto di vista evolutivo

Come fare a riconoscerle?
In generale discernere le due specie è semplice. Ma l’identificazione di alcuni individui può risultare ostica, data l’elevata plasticità morfologica di entrambe le specie e la possibilità di trovare numerosi fenotipi spesso veramente simili tra di loro.

In linea generale possono aiutarci:

  • Habitat: difficilmente troveremo P.w. su una pietraia o su un marciapiede cittadino. I luoghi prativi sono gli habitat elettivi di questa specie, anche se P.s. li colonizza tranquillamente
  • Dimensioni: P.s. è più grande e più robusta di P.w., carattere però non sempre d’aiuto in quanto è difficile fare confronti se si sta osservando un singolo individuo
  • Parti inferiori: P.w. ha parti inferiori quasi sempre di colori accesi (giallo sulla gola, ventre rosa o rossiccio, spesso macchie nere golari e ventrali) mentre P.s. è quasi sempre bianca su gola e ventre, rari gli esemplari che presentano colorazioni rosse o rosate
  • Linee dorsali: P.w. ha quasi sempre due linee dorsali che percorrono tutto il corpo, dagli occhi fino alla coda. Questo non vale per gli individui concolor, individui cioè che hanno il corpo monocolore
  • Disegno dorsale: è secondo me il carattere meno affidabile e con più eccezioni. In linea di massima i fenotipi più comuni di P.s. hanno una reticolatura dorsale, P.w. quasi mai. Ma vedremo numerose eccezioni

Andando un po più nello specifico

Il pattern classico di P.s. è sicuramente quello reticolato. Tutto il dorso è costituito da una fitta reticolatura nera, più complessa e spessa nei maschi, mentre il colore di fondo può presentare una certa stagionalità, diventando più acceso durante la stagione riproduttiva (primavera-estate)

Podarcis siculus Monte Cofano
Podarcis siculus – Monte Cofano – primavera
Podarcis siculus Monte Cane
Podarcis siculus – Monte Cane – Inverno

Esiste anche un pattern reticolato per la P.w. che però è molto meno comune, riscontrabile sopratutto presso le popolazioni delle Egadi, che appartenevano prima alla sottospecie Podarcis waglerianus marettimensis , oggi ritenuta di dubbia validità. In questo caso il carattere più affidabile per l’identificazione è la presenza delle linee dorso-laterali, che sono quasi sempre presenti, e delle colorazioni inferiori. Questi esemplari hanno infatti macchie nere sulla gola

Podarcis waglerianus Marettimo
Podarcis waglerianus – Marettimo

Il patter più comune in P.w. è il fenotipo striato, con presenza di uno spazio senza reticolatura tra le due linee dorso-laterali. A volte è presente una linea nera tra le due dorso-laterali che in P.w. assume l’aspetto di una linea ordinata di puntini neri, staccati tra di loro o parzialmente fusi, In P.s. ha invece un aspetto più zig-zagante. Le colorazioni di gola e ventre comunque danno sempre un aiuto discriminante per questo pattern

Podarcis waglerianus - Caltanissetta
Podarcis waglerianus – Caltanissetta
Podarcis waglerianus - Monte Cane
Podarcis waglerianus – Monte Cane (si notino i puntini neri ordinati, alla fine del dorso)
Podarcis siculus - Gela
Podarcis siculus – Gela (si noti la linea zigzagante alla fine del dorso, vicino la coda)

Tuttavia spesso si trova sul campo tutta un’intergradazione di fenotipi che va dallo striato al reticolato, in entrambe le specie, dove non sempre è facile andare a colpo sicuro nell’identificazione. In questi casi secondo me bisogna affidarsi molto alle parti inferiori e all’aspetto in generale

Podarcis waglerianus Fulgatore
Podarcis waglerianus – Fulgatore

Esiste poi un pattern molto particolare, definito fenotipo concolor, presente in entrambe le specie, dove gli esemplari non hanno disegni di ogni sorta e presentano una colorazione omogenea lungo tutto il corpo. E’ questo un pattern molto comune per P.s. nella Sicilia Sud-Orientale, pressappoco dal Simeto a Gela. Gli esemplari si presentano interamente grigiastri, specialmente nelle femmine

Podarcis siculus Biviere di Gela
Podarcis siculus (concolor) -Biviere di Gela

o col dorso di colore verde-dorato, acceso (specialmente nei maschi)

Podarcis siculus Sughereta di Niscemi
Podarcis siculus (concolor) – Sughereta di Niscemi

Le P.w. concolor sono anch’esse monocolore, molto rare e spesso marroncine o interamente verdi

Podarcis waglerianus Monte Cane 2
Podarcis waglerianus (concolor) – Monte Cane

Da notare che in quest’ultima foto si nota un altro carattere, a volte contraddittorio, ma che può essere utile nella determinazione della specie: gli ocelli

  • Ocelli azzurri: spesso presenti lungo il fianco, molto più comuni nella siculus, ma a volte li presenta anche la waglerianus
  • Ocello ascellare: è un grosso ocello nero o nero-azzurro che è presente quasi esclusivamente in P.siculus
Podarcis siculus Monte Cane 3
Podarcis siculus – Monte Cane (da notare il grosso ocello ascellare dietro la zampa anteriore)

Questi sono i caratteri principali. La pratica comunque a volte fa davvero la differenza, serve occhio e occorre vedere davvero tanti esemplari prima di buttarsi su identificazioni sicure.
Se però questa piccola guida all’identificazione vi è piaciuta e vi prudono le mani potete….cimentarvi sulla prossima foto

marettimo Podarcis waglerianus
Che cos’è?

Ringrazio Francesco Paolo Faraone che mi ha insegnato tutto quello che so su queste due splendide specie e , in caso di dubbi, vi consiglio di postare le foto sulla pagina FB Fauna Siciliana dove vi aiuteranno senza dubbio nella determinazione

Il vostro caro Totò

3 risposte a “Simpat(r)iche lucertole siciliane”

  1. Salve, guida veramente utile. Per quanto riguarda la Podarcis incognita, mi butto dicendo waglerianus, ha un pattern abbastanza particolare. Si potrebbe anche confodere con la P. siculus, ma l’assenza di ocelli in zona ascellare e la coppia di linee dorsali, parlano da se come scritto sopra.
    A presto

    1. Bellissimo articolo!!! sopratutto per me che sapevo delle due specie, ma non sapevo quali erano i caratteri distintivi. Per la specie incognita io direi anche Podarcis waglerianus, sopratutto per la presenza delle linee dorsali

      Ciao Totò!

      1. Saturi di Natura dice: Rispondi

        Vedo che la piccola guida appassiona 🙂

        Alessandro, bella la pagina tumblr!

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