La legnaia, croce e delizia del mio giardino.
Croce perché nonostante casa Acquagrande ne abbia diverse, piccoline e sparse per il bio-giardino, non sono mai riuscito a dare loro quella aurea di ordine e compattezza che rivedo in tante foto e che (ammetto) un po’ invidio. Delizia perché le legnaie (tutte!) sono un po’ come le uova di Pasqua. Quando ci cominci ad armeggiare, non sai mai quello che ti uscirà! Sono infatti elementi diversificatori, utilissimi negli agroecosistemi. Le legnaie valgono tanto oro quanto pesano (quindi ne valgono tanto!)

Con un piccolo incoraggiamento, come una cassetta posta alla base della legnaia, possiamo creare un vero e proprio angolo naturale in giardino e attirare fauna selvatica. Perchè farlo? Per ripristinare un ecosistema sano ed in salute! Innegabili tutti i benefici che questo ci può portare (lotta ai parassiti, biodiversità, impollinazione, ecc…). Che siano ordinati ciocchi di legna da ardere, o fascine di ramoscelli accatastati tra di loro, il legno impilato presenta un bel po’ di aspetti positivi.
Tentiamo qui di elencarne 7, più uno parecchio frivolo, che però aumenterà la vostra benevolenza nei confronti delle legnaie:
1) E’ un caldo rifugio invernale
Questo, devo dire, è abbastanza conosciuto tra i buoni motivi dell’avere una legnaia in giardino o nei pressi dell’orto. Tutte le foto di questo articolo infatti, sono scattate nelle nostre legnaie. Gli spazi tra un ciocco e l’altro, vengono spesso sfruttati dalla fauna selvatica perché sono ambienti stabili: caldi, asciutti e statici, soprattutto nella fascia bassa della legnaia. Il riccio (ne abbiamo già parlato qui) facilmente passa la latenza invernale ben riparato nelle legnaie. Se abbiamo un surplus di legno, accatastiamolo ben volentieri con la speranza che possa offrire un rifugio a qualche animale nella brutta stagione.

2) Favorisce gli impollinatori
Incredibile a dirsi, ma il legno favorisce tanti insetti che in primavera si nutrono principalmente di polline. Alcune arfalle, come la Vanessa atalanta o la Vanessa multicolore (Nymphalis polychloros) passano l’inverno nella loro forma adulta, ben nascoste in angolo riparati e bui, per poi uscire nelle prime giornate calde di marzo e dare vita ad una nuova discendenza. Altre invece, come le Fegea (Amata sp.) svernano come crisalidi. A fine novembre i bruchi, al massimo delle loro dimensioni, si cercano un posticino tranquillo, si imbozzolano e aspettano pazientemente l’arrivo della bella stagione. Nella legnaia se ne trovano tantissimi!

Altri insetti impollinatori invece, soprattutto le api solitarie, utilizzano la legnaia nella stagione riproduttiva, in quanto le loro larve sono xilofaghe (mangiano legno morto). Queste specie costruiscono una breve galleria dove depositano un singolo uovo, sigillando poi il tutto. L’esempio più classico è l’ape legnaiola (Xylocopa violacea). Insomma, una variante più “ordinaria” dei beehotels che tanto vanno di moda da un po’ di tempo.
3) La legnaia attira i predatori
Molti storcono il naso quando sentono parlare di legnaie esterne o in piena terra, per il “problema topi”. Indubbiamente sono una potenziale tana per questi roditori, ma una legnaia posizionata nel modo giusto ne attira anche i potenziali predatori, come la donnola (che nella mia legnaia c’ha anche partorito, 4 anni fa) e i serpenti. Nel mio caso ben quattro specie di serpenti utilizzano le legnaie che ho creato al bordo degli orti o nel frutteto, ma una in particolare vi passa la maggior parte dell’anno: la Coronella austriaca. Fa piazza pulita di tutti i micromammiferi che trova, soprattutto topi selvatici (Apodemus) e topolini domestici (Mus) anche se la sua passione…sono le lucertole!

4) Infatti, la legnaia favorisce gli insettivori!
Così come attira gli insetti, la legnaia è un’ottima casa anche per tutti i loro predatori. Una legnaia ricca di buoni angoli può ospitare tante specie diverse di ragni terricoli e molti anfibi, praticamente tutti insettivori. Ma la vera star delle legnaie, soprattutto nelle zone costiere italiane è il Geco verrucoso (Hemidactylus turcicus). Tra le specie più piccole di rettili europei, è un ritrovamento abbastanza frequente, soprattutto nelle legnaie più vecchie e con maggior materiale decomposto. Da un piccolo studio scientifico che abbiamo curato (proprio nel mio giardino) si è scoperto infatti che questa specie ha una vera e propria passione per il legno!

5) E’ utile in un bird-garden
Molte legnaie hanno dei lati completamente esposti all’esterno e non sono molto utilizzate durante la bella stagione. L’abbondanza di anfratti rappresenta allora un luogo ideali di nidifcazione per parecchi uccelli! Pettirossi, balie e pigliamosche le utilizzano di frequente per posizionarvi i loro nidi a coppa ben nascosti. Anche le cincie, che di solito utilizzano fori nei tronchi o nei muri, a volte di adattano a nidificare nelle fessure più strette delle legnaie. Indubbiamente, la specie che più le utilizza è lo scricciolo. Nel mio biogiardino ho almeno un nido di questa specie nella legnaia, nonostante vi sia una bellissima cassetta a pochi metri. Snobbata praticamente da sempre. Il caratteristico nido a palla viene proprio costruito all’interno, tant’è che mi accorgo della nidificazione solo grazie agli andirivieni dei genitori con le imbeccate ben visibili.

6) La legnaia ospita tanti decompositori e….
Lasciare un surplus di legno perennemente a contatto col suolo attira tutta una serie di piccoli invertebrati decompositori che pian piano sminuzzano il legno in tante piccole parti, digerendolo e dando la possibilità ai microrganismi di degradarlo ulteriormente. Tra questi ricordiamo i millepiedi, i porcellini di terra, le chiocciole del genere Oxychilus, alcune specie di formiche, le immancabili termiti.
Il legno morto è una risorsa sempre meno presente in Italia, soprattutto per la cattiva gestione dei boschi e delle foreste, dove i rami caduti e gli alberi morti vengono prelevati ed utilizzati per diversi scopi, sottraendo una risorsa preziosa a tanti animali xilofagi (che si nutrono di legno morto).

7) …arricchisce il suolo in carbonio
L’azione dei microrganismi (soprattutto dei funghi) è l’unica in grado di rompere la complessa molecola di lignina che forma la struttura portante del legno. Questo fa sì che il terreno circostante si arricchisca di carbonio, uno degli elementi fondamentali per la vita degli organismi. Gli effetti positivi (chimici, biologici e fisici) della degradazione della sostanza organica a diretto contatto dei suoli sono davvero tanti. Oltre al fatto che questo processo permette al terreno di sequestrare carbonio, altrimenti disperso in aria seguendo pratiche sbagliate (soprattutto bruciando le ramaglie!). Inoltre il legno libera tutta una serie di microelementi preziosi per la vita vegetale, incluse le nostre piante da orto. Quindi perché non mettere una bella legnaia nei pressi dei nostri bancali con le orticole?
8)La legnaia aumenta l’estetica del nostro giardino!
Che non è poco. Una bella legnaia e un punto importante nel nostro agroecosistema. Insomma, un ottimo elemento per un wildlife garden!
Il vostro caro Totò


Salvatore Bondì
Naturalista, specializzato in Biodiversità ed Evoluzione.
Ornitologo. Permacultore. Bighellone per necessità.
Bellissimo come abbia pensato e messo in opera a parte una vicina ossessiva che andando a gas non ama la legna e i suoi eventuali ospiti, non credo ci sia una legge che vieta di mettere i bancali in giardino.