Poiretia: un valido aiuto, in ecosistemi sani!

poiretia dilatata
Attacco di Poiretia dilatata su Deroceras panormitanus in accoppiamento. Notare l’iper-produzione di muco immediatamente successiva al morso del predatore. La limaccia è poi morta pochi minuti dopo, probabilmente a causa dell’attacco subito.

È più o meno riassumibile così la vita delle Poiretia, grosse chiocciole dalla conchiglia a spirale, con una spiccata caratteristica a renderla unica: sono accanite predatrice di lumache e limacce.
Questo le rende un ottimo alleato per chiunque abbia un orto!
Le ho incontrate per la prima volta nel mio giardino, una mattina fresca e umida. Su un tappeto di nicchi (gusci) vuoti, nel buio di un casotto per le tubature, dormivano beatamente alcune grosse chiocciole dall’insolita conchiglia allungata. Sembrava che qualcuno avesse sparso del lumachicida in granuli, tale era il numero di resti. L’unica chiocciola sveglia era grossa quasi 5 cm, arancione fosforescente e banchettava su quella che sembrava una piccola limaccia ormai morta. Una rapida ricerca e qualche aiuto dai malacologi locali e arrivo al nome della specie: Poiretia dilatata!

Due esemplari di Poiretia dilatata su un cumulo di foglie autunnali nel mio giardino

Incuriosito, ho cominciato a cercarle in altre parti del giardino e, inaspettatamente, ne ho trovate parecchie decine di esemplari. Ai bordi del compostaggio, sotto i cumuli di foglie, nelle legnaie, sotto i muretti in pietra, nei bordi delle aiuole. Insomma, ogni rifugio idoneo aveva i suoi due/tre esemplari, alcuni anche di grosse dimensioni. Molto spesso le trovavo accanto alle loro “vittime”, beatamente addormentate vicino ai nicchi svuotati delle malcapitate prede.

Del genere Poiretia si sa ben poco. Presente con tre specie nel bacino mediterraneo, tutte carnivore, con una dieta composta soltanto da molluschi terrestri, incluse alcune specie molto dannose per le coltivazioni. Sono chiocciole molto elusive. Legate ad ambienti calcarei, dormono per tutto il periodo siccitoso (che in Mediterraneo può essere molto lungo!), sotterrandosi nel terriccio soffice o ben nascoste sotto le pietre. Basta una pioggia per riattivarle.

poiretia predation
C’è chi dorme sonni tranquilli e chi dorme sonni eterni! Predazione di Poiretia dilatata su Mastus pupa


Incuriosito da queste peculiarità, ho deciso di allevarne un piccolo nucleo durante i mesi invernali, per studiarne qualcosa in più sull’alimentazione e sulla loro ecologia. Ho creato un piccolo terrario umido e ricco di nascondigli e fornito loro diverse specie di chiocciole e limacce, con cadenza settimanale. Il tutto è durato poche settimane, poi gli esemplari sono stati rilasciati esattamente nello stesso punto dove le avevo prelevate.

Ho potuto così assistere ai due metodi di predazione delle Poiretia. Il primo consiste nel cercare le prede attive, spesso seguendo le tracce di bava lasciate dalle altre chiocciole. Una volta raggiunta la preda, assestano un bel morso con le loro potenti radule, delle placche calcaree e dentellate, poste all’interno dell’apparato buccale. A volte le prede riescono a scappare in tempo, ritirandosi nel guscio (chioccole) o producendo un surplus di muco (limacce), ma la Poiretia continua a seguirle per diverso tempo, imperterrita.

Terrario approntato per Poiretia dilatata, poche settimane di cattività per studiarne dieta ed ecologia

Il secondo metodo è invece molto più lento e logorante. Le Poiretia si attaccano alla conchiglia delle chiocciole dormienti, cominciando a secernere sostanze acide che disciolgono il guscio della malcapitata. La predatrice ci impiega diversi giorni ma, una volta creato il buco, inserisce la radula al suo interno e si nutre delle parti morbide del mollusco, che non ha vie di scampo. Insomma, un vero e proprio lumachicida naturale!

In cattività ho potuto constatare che si nutrono di molte specie differenti, adattando il tipo di predazione all’ecologia della preda. Utilizzano l’acido con specie dal guscio spesso e duro, poco mobili (soprattutto chiocciole detritivore), mentre cacciano attivamente specie molto più attive e con parti molli del corpo esposte. Inoltre, ho notato con somma gioia che si cibano attivamente anche di tre specie veramente dannose nei nostri orti e giardini, tra cui due chiocciole (Theba pisana e Eobania vermiculata) e una limaccia (Deroceras sp.) , specie che che possono raggiungere un numero di esemplari davvero alto, in mancanza di predatori.

Tendono invece ad evitare altre limacce adulte come Lehmania sp. e Milax nigricans, probabilmente perché quest’ultime producono muco tossico o indigesto per questi predatori. Tuttavia, riescono a cibarsi degli esemplari giovani.

poiretia alimentazione
<<Sono una chiocciola semplice. Dormo per la maggior parte dell’anno. Mi sveglio una mattina piovosa. Compio una carneficina>>. Poiretia dilatata in alimentazione su Deroceras sp., una piccola limaccia molto comune negli orti.


Adesso, a 5 anni dal primo avvistamento e ora che la food forest nel mio giardino comincia a prendere campo, la Poiretia è diventata una presenza costante e numerosa. È incredibile quanto una food forest riesca ad agevolare e far fiorire la Biodiversità della vita selvatica. Così come è lampante quanto un ecosistema ricco e saturo di connessioni possa essere un valido aiuto per noi, dal semplice raccolto al miglioramento ecologico della nostra regione. Sul suolo si accumula molto rapidamente materia organica, innesco per tutta una serie di relazioni ecologiche che spesso non capiamo bene fino in fondo. Nell’angolo più folto della food forest che curo in giardino, c’è un bel nespolo. Sotto vi è una selva di polloni di melo cotogno in fila, su cui si arrampica una vite di zibibbo (margine della zona II). Collega le calle a degli agapanto.

Sotto 10 cm. di materiale organico dormono beate le Poiretia dilatata. Ne trovo anche 20 in una sola giornata. È indubbiamente la stazione più popolata che conosco di questa specie. Forse dovremmo parlare anche di questo, quando parliamo di food forest. Di come ripristinino velocemente agro-ecosistemi da troppo tempo degradati. Di come ci permettano di prenderci la nostra responsabilità, anche solo restando in giardino e facendo arrivare il mondo da noi!

food forest  biodiversity

Insomma, nonostante sia una specie elusiva e di cui si sa poco, può essere un valido aiuto nell’agricoltura naturale per il controllo numerico di chiocciole erbivore e limacce, essendo un predatore specializzato proprio su questi molluschi terrestri. La sua presenza nell’orto rappresenta un valido alleato. Sconsigliamo altamente di non traslocare di luogo gli esemplari di questa specie. Basterà creare le giuste condizioni (rifugi tranquilli e umidi), non spargere alcun tipo di veleni e avere tanta pazienza. Se è nel circondario, arriverà tranquillamente da sola, con quella incredibile capacità che ha la fauna selvatica di trovarsi sempre nel posto giusto al momento giusto!

Il vostro caro Totò

Per maggior info:
Forum Natura Mediterraneo
Forum Argonauti
Forum Mondo Gasteropodi
IUCN Red List

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