Recensione: Una magnifica estate (Barbara Kingsolver)

una magnifica estate kingsolver

Questa è la prima settimana di Estate del 2020. Il momento esatto del solstizio d’estate 2020 è stato alle 23.44 ora italiana del 20 giugno. Questo sarà il momento in cui il giorno raggiunge la massima durata. Perchè non celebrare questa splendida stagione di profonde trasformazioni con un libro ad hoc?
In questo ci viene in aiuto Barbara Kingsolver, scrittrice e biologa degli Stati Uniti Orientali, pressocchè sconosciuta in Italia. Ed è un peccato. Perchè la Kingsolver, oltre al suo stile di scrittura davvero singolare, riesce a trasmettere tramite i suoi romanzi le profondi leggi ecologiche che governano il mondo, che guidano e sconvolgono le vite dei suoi personaggi.
Mi sono imbattuto nel mio primo romanzo di Barbara Kingsolver, Una magnifica estate, praticamente per caso. Non è la prima recensione che faccio sul blog, ma questa parla di un libro per me davvero speciale.

una magnifica estate
Infiorescenza di Sedum sediforme, gialla e arruffata come il sole di Una magnifica Estate!

Era la Vigilia di Natale del 2009. Fuori infuriava lo scirocco e c’era un caldo afoso davvero terribile. Boccheggiavamo tutti, a casa della nonna, mentre il forno ardeva e sfornava incessantemente focacce, pasta al forno e metri di salsiccia arrosto. Io mi ero rifugiato nel ripostiglio, dove la nonna accumulava davvero di tutto, in maniera disordinata. In mezzo a cataste di romanzi odorosi, mi capitò tra le mani “Una magnifica estate”. Non era la prima volta, ma lo avevo sempre scartato per via della copertina, giudicata troppo stucchevole. Quella volta non avevo nient’altro da fare, così andai all’ultima pagina del romanzo e lessi la fine (cosa che faccio sempre, quando l’indecisione su un libro mi pervade):

La solitudine è solo un concetto umano. Il passo più silenzioso rimbomba come un tuono tra gli insetti nel sottosuolo, è uno strappo inferto ad un filo impalpabile della rete che unisce un essere al suo compagno, il predatore alla preda, un inizio oppure una fine. Ogni scelta crea un nuovo mondo per chi la subisce.

monte monaco
Solitudine (e foto semi-scherzosa) su Monte Monaco, Estate 2016.

La rilessi. Poi la lessi di nuovo, ragionando su ogni periodo. Era uno dei pensieri più belli mai letto! Presi il taccuino e scrissi quelle parole nel silenzio più assoluto, mentre lo scirocco portava a tratti le note di una ninna nanna che qualcuno cantava. Quel libro andava letto!

Una magnifica estate intreccia 3 storie ambientate nella stessa valle dei monti Appalachi (casa della scrittrice), ma apparentemente non collegate tra loro:
Predatori è la storia di una ranger forestale, Deanna. Vive in solitudine sui monti di cui si prende cura, studiando le tracce di un fantasma della foresta, un predatore che torna a rimarginare un ecosistema ferito dall’uomo: il coyote. Come la tana di questo animale, Deanna si è rifugiata nella solitudine del suo avamposto, giudicando e commiserando dall’alto gli abitanti della valle. Sarà un giovane cacciatore a scombussolare il tutto, occupando la sua dimora e mescolando la propria vita con quella di Deanna.
Falene racconta invece di Luisa, giovane biologa vedova, rimasta intrappolata in una famiglia troppo tradizionalista e dedita all’agricoltura industrializzata. Tutta la storia sarà un braccio di ferro tra il suo attaccamento alla vita selvatica e l’uso del chimico in agricoltura, tra il ricordo luttuoso del marito e un nuovo amore verso due nipoti che hanno bisogno di lei.
Vecchi castagni infine narra della buffa lotta tra due vicini settantenni, un uomo con la mania del controllo sulla natura e che irrora pesticidi troppo facilmente, e una donna che invece della Natura ha fatto il suo stile di vita, portando avanti un meleto biologico.

averla maggiore
Nessun uccello dubita mai di essere al centro dell’universo, quando canta! – Barbara Kingsolver, Una magnifica Estate.

La sorpresa però risiede negli ultimi capitoli, quando i personaggi letteralmente “sfondano” le proprie storie per irrompere in quelle degli altri. Un monito su quanto siamo connessi gli uni agli altri, in un’intricata rete di relazioni ecologiche tra alberi, insetti, suolo, animali selvatici e uomo. In una estate in cui tutto è teso al massimo sforzo nel procreare e moltiplicarsi, il romanzo si incentra sulla sensualità e la fecondità. Ogni azione ha un peso, nei romanzi di Barbara Kingsolver, ogni comparsa è un pretesto per riflettere. Anche una falena che riposa sulla tenda di Luisa, dopo una bollente notte d’amore.

Ho riletto questo libro così tante volte che ormai la rilegatura si sta consumando. E tuttavia lo consiglio sempre vivamente. Mi stupisce sempre come questa scrittrice riesca a descrivere in maniera così articolata, dettagliata e allo stesso tempo incredibilmente elementare, il profondo legame che esiste tra uomo e natura.

naturalisti coppia
Per un uomo è difficile ammettere di aver trovato chi gli sta alla pari – Barbara Kingsolver, Una magnifica Estate

Insomma, un libro che va letto, pieno di frasi perfette che possono arricchire la nostra sensibilità per la Natura.

Il vostro caro Totò

Per maggio info:
Pagina ufficiale del libro (ENG)

Recensione su Anobi
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2 risposte a “Recensione: Una magnifica estate (Barbara Kingsolver)”

  1. Trovato per caso. Amore a prima vista per il blog e tutto. Spero passi presto questo periodo veramente nero. Anch’io ho un fazzoletto di terra, adesso abbandonato. Non vedo l’ora di tornarci per farlo rivivere come un tempo. Troppa nostalgia di tutto. Ma il tempo passa.

    1. Non è mai troppo tardi per riappropriarsi del proprio tempo…! 😉
      Ben approdata su Saturi di Natura

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