Mi chiedo come sia possibile
che io passi così tanto tempo a cantare,
che i vicini lascino giocare mio figlio
nei loro cortili deserti e assolati,
che il nostro glicine delizi non solo noi
con le sue fioriture seducenti,
ma inondi la nostra strada del suo profumo,
che é ormai il profumo della nostra strada.
Mi chiedo perché non é una giornata persa
se riesco a farti ridere almeno una volta
e a gioire assieme del giardino
che ci siamo seminati attorno
e che straripa bellezza
sui passanti che indugiano un attimo.
Mi chiedo come sia possibile
che il bimbo indichi la luna col dito
che la chiami come vecchia amica
e le sorrida dopo averla cercata.
Soprattutto mi chiedo come sia possibile
aver creduto così fermamente
che l’energia che ho riversato nell’universo
sia tornata a me con infinite forme
sia tornata a me tra i filari dell’orto
sia tornata a me con persone
con cui vibrare sulla stessa frequenza.
Come facevo ad esserne così sicuro?
Totò


Salvatore Bondì
Naturalista, specializzato in Biodiversità ed Evoluzione.
Ornitologo. Permacultore. Bighellone per necessità.