Stasera infatti ho ritrovato una mia vecchissima discussione su Forum Natura Mediterraneo, di quando appena 24enne avevo un sacco di tempo libero, adoravo le orchidee selvatiche e ogni scusa era buona per saltare sulla mia vecchia Matiz rossa e scorazzare per prati e monti.
Sopratutto in compagnia di persone da cui negli anni ho appreso davvero tanto, naturalisticamente e umanamente.
Per un attimo è stato come essere di nuovo lì!
<<L’aria fresca del mattino, il caffè caldo, quel senso di benessere del sole che bacia le mani sul volante…
Andare a caccia di orchidee è sempre un’esperienza rilassante, che entusiasma. Andarci in compagnia poi è ancora più bello. Ma se la compagnia è simpatica e preparata quanto Gigi Barraco allora la mattinata trascorsa su Monte Erice si trasforma in ore distillate di felicità.
La prima cosa che si nota salendo sopra “U munti” è il panorama mozzafiato, con Trapani che si stende sotto di noi, bianca e sonnolenta, a dividere un mare che sembra infinito.
La seconda sono le Barlie…ovunque!!!
Prati di Himantoglossum robertianum, un numero incredibile di infiorescenza violacee che spiccano sullo sfondo verde pallido, sbiancato dalla luce del sole. E io ovviamente mi scateno nel fotografarle, visto che è una delle mie orchidee preferite.

Le specie “target” del mio viaggetto però, sono altre. Due specie abbastanza comuni, ma che non ero mai riuscito a trovare. Come la bellissima Anacamptis (Orchis) collina. Ogni orchidea nuova è sempre un tuffo al cuore, una emozione inspiegabile. Sapevo fosse bella ma non ero preparato ai suoi colori così vividi. Stupenda!
E anche questa relativamente abbondante. Prati così abbondanti di orchidee che sembrano seminate…

Ai bordi delle strade invece crescevano piccole tribù di bellissime Ophrys lupercalis, alte da una decina di cm. a poco più di un centimetro e mezzo. Anche loro viste per la prima volta, bellissime quanto insolite, non avrei mai immaginato una forma del labello così particolare (vederle in foto davvero non rende l’idea…)

Un sentito grazie a Gigi!
Una persona veramente gentile e preparata, nonchè di una simpatia a dir poco contagiosa. Un vero e proprio sherpa delle orchidee in terra trapanese!
Negli anni a seguire ho scoperto un vero tesoro faunistico e floristico sul monte che ospita la cittadina medievale di Erice. Un tesoro però troppo spesso esposto agli incendi, che azzerano ripetutamente la gariga a palma nana che tenta di sopravvivere, invano.
Un luogo insomma da proteggere e conservare!
Il vostro caro Totò

Il vostro caro Totò

Salvatore Bondì
Naturalista, specializzato in Biodiversità ed Evoluzione.
Ornitologo. Permacultore. Bighellone per necessità.