Primavera e resilienza…

Ieri, a sorpresa, primo giorno di primavera!
Come avevo fatto a dimenticarmene? Troppo preso dagli impegni accademici, il conto alla rovescia era andato a farsi benedire e lei era arrivata così, silenziosa e senza clamore. Fortuna vuole che riesco a completare proprio ieri un articolo scientifico che mi toglie il fiato da mesi. Guardo il calendario e….cavolo! ma è l’equinozio di primavera!!!
Così abbandono tutto, stremato da mesi di lavoro, e munito di cane e macchina fotografica mi precipito nella mia local patch, la mia meta di scarpinate e gironzolii: i monti di Trabia. Non potevo mancare ad un appuntamento annuale che è parte fondamentale del mio equilibrio.

golfo termini imerese
Panorama dai Monti di Trabia

Finalmente qualcosa comincia a schiudersi sui monti attorno casa.
L’aria, piena dei voli dei balestrucci appena tornati, comincia ad essere un filino più tiepida. Un raggio di sole esce dalla coltre di nubi che ha coperto la Sicilia durante l’ultima settimana e lo ringrazio con tutto il mio cuore. Siamo ancora ben lontani dall’esplosione primaverile, ma il bianco candido della nuvole si fonde bene col vivido bianco degli asfodeli in fiore. Nuove fioriture si prospettano proprio a due passi da casa.  E’ l’occasione ideale per andare ad orchidee…

asphodelus ramosus
Fioriture di Asphodelus ramosus

Questo appuntamento annuale è prode di gioie e dolori. L’aria così tiepida di ronzii e di canti d’uccello mi strega ogni volta. Tra qualche settimana su ogni pianta, stelo, sasso la vita pulserà carica e sensuale.Il sole è meraviglioso, caldo ma non scotta. Ti attira fuori con l’inganno, con laute promesse di passeggiate piacevoli. Ma poi d’improvviso arrivano folate di vento fortissime e la prima nuvola di passaggio ti fa rabbrividire. Ti maledici perchè c’è ancora fango in giro, perchè il primo comitato di primaverili zecche ti accoglie a braccia aperte…
…ma poi la vedi lì. Piccola e indifesa. In mezzo all’erba ormai alta e forte, questa minuscola Ophrys bombyliflora ha trovato un minuscolo fazzoletto di terreno spoglio, probabilmente un vecchissimo scavo di cinghiale, e -zac!- ha pensato bene di mettere su casa.

Ophrys bombiliflora
Ophrys bombiliflora

Sono contento.
Perchè è finalmente primavera.
Perchè questa minuscola pianta, alta pochi centimetri mi ha fatto tornare in mente una parola che non sentivo da tanto: resilienza!
Letteralmente la capacità di resistere ad un urto senza rompersi. Ma in ecologia, la resilienza assume un valore ancora più bello: la capacità di un sistema di tornare al suo stato di equilibrio dopo una perturbazione. La capacità di tornare allo stato iniziale propria di ogni comunità animale o vegetale dopo un incendio o una carestia. L’incredibile capacità della Natura di autoripararsi dopo un danno.

Ophrys bombiliflora 2
Particolare di Ophrys bombiliflora

Ecco cosa mi insegna questa passeggiata di inizio primavera. Ad essere resiliente!
A nutrire il mio equilibrio ogni qualvolta sia possibile, a tornare sempre in piedi dopo ogni scivolone di vita. A emulare insomma, per quanto possibile, la resilienza della Natura.

Abbandono il sentiero per incontrare dopo pochi passi un gruppo di Ophrys sicula, dai simpatici baffetti neri sul labello e i petali che sembrano orecchie da elfo. Queste bellissime piantine in un certo senso mi devono la vita. anni fà, per la prima volta avevo notato una decina di rosette su un ripido sentiero usato dalle pecore. Per evitare che venissero calpestate avevo creato dei filari di pietre che evidenziavano il percorso da seguire (pura psicologia ovina!) e sopratutto evitassero agli armenti di passare sulle rosette, spostando il calpestio di poche decine di centimetri…beh direi che ha funzionato!

Ophrys sicula
Particolare di Ophrys sicula

E’ tardi e comincio a scendere di quota per rientrare a casa.
Mi rammarico pensando a quanto questa esperienza sia formativa, ogni anno, per il mio essere. Staccare anche sola mezza giornata e mettere in moto le gambe, nonchè il filo ininterrotto dei pensieri. Quanti collegamenti, quante idee e intuizioni. A volte affiorano ricordi sentimentali o nozionistici, o entrambi mescolati assieme, come per la resilienza suddetta.

Orchis italica
Orchis italica

Basta solo staccare un attimo lo sguardo dal visore del telefono e…guardare bene a terra.
Buona primavera!

Il vostro caro Totò

ophrys tenthredinifera subsp. grandiflora
Ophrys tenthredinifera subsp. grandiflora

2 risposte a “Primavera e resilienza…”

  1. Che dire, mentre leggo mi si illuminano gli occhi e sento lo stesso tepore che senti tu e provo lo stesso brivido al soffio di vento. Vivo la felicità di scorgere una piccola orchidea tra gli alti fili d’erba e la bella sensazione che è sfuggire dalla città anche se solo per qualche ora

  2. Seminara Sebastiana dice: Rispondi

    Carissimo Totò sono Nella Seminara, naturalista come te.
    Ho letto il tuo articolo ed ho ammirato le foto.
    Congatualzioni infinite!
    Potrai guardare il mio blog .
    Ciao

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