Fuori diluvia.
Le piogge impetuose di Gennaio rovesciano sul giardino di casa secchiate d’acqua gelida. Tutto tace. La vita si nasconde in ogni anfratto possibile, si racchiude in un seme, si rintana nel suo guscio e attende, paziente. La cosa migliore da fare è stare sotto le coperte, sorseggiare tè caldo e leggere un buon libro.
Mi capita sotto mano “La Ghiandaia Marina – il riverbero turchese della savana mediterranea” di Angelo Meschini. Un regalo inaspettato da parte di amici che condividono le mie stesse passioni.
Lo apro…ed è subito estate. Le cicale fuori friniscono all’impazzata. L’aria è calda e traboccante di vita, di sesso, di sensualità. Anche il solo respirare sembra una proposta scottante. I cardi ti graffiano gli stinchi e non puoi stare che col naso all’insù, ad osservare i continui andirivieni degli uccelli che portano le imbeccate al nido.
Questo libro non è una monografia sulla Ghiandaia marina. Non è nemmeno un libro di ornitologia. Questo libro è POESIA. Ma di quella pura, che ti fluisce tra le righe e ti riscalda le gote.
Leggero e scorrevole, ti suscita una insaziabile voglia di leggerlo. Poi, una volta finito, ringrazi dentro di te l’autore, che ha saputo così magistralmente immortalare su carta le emozioni che un ornitologo prova durante la bella stagione, la stagione delle cove, quella passata col binocolo al collo e la polvere sul viso, a fare il lavoro più bello del mondo. Una istantanea dell’etilica euforia primaverile che in questo inverno mi sembra lontanissima.
Dentro a questo libro esistono immortalati tanti momenti che avrete sicuramente già vissuto sul campo, ritratti con tinte pastello e stupore di occhi. Dentro ci troverete anche tanti pensieri che accomunano la gente come noi che vive di (e con la) Natura. Tra questi, non posso non riportare un piccolo estratto:
“Nel capanno sto stretto e gli ulivi pungono un bel pò. Eppure anche quando sei scomodo, la natura ti aiuta a disegnare meglio i pensieri, quando la solitudine diventa esperienza, riesci ad organizzare meglio le tue idee in un sistema che sarà la tua educazione civica.
Molto del poco che comprendo della vita e dei rapporti con le persone, lo devo a queste ore, a questi mesi, a questi anni passati nell’estasi dell’attesa”
Che dire…grazie Angelo!
Perchè così sarò tra le mie amate pseudo-steppe mediterranee ogni colta che vorrò.
Per conoscere meglio l’autore Angelo Meschini, vi consiglio questa intervista, un pò datata ma molto bella!
Per saperne di più sulla Ghiandaia marina non vi posso che rimandare al sito e al blog del gruppo CORACIAS, fondato da Angelo stesso. Potrebbe essere anche un valido auspicio a collaborare nel progetto a livello nazionale
Il vostro caro Totò

Salvatore Bondì
Naturalista, specializzato in Biodiversità ed Evoluzione.
Ornitologo. Permacultore. Bighellone per necessità.