Piante rustiche e molto adattabili, i Sedum sono tra le pochissime Crassulaceae spontanee alle nostre latitudini. Piante “xerofile”, cioè adattate ad ambienti molto caldi e secchi. Di piccole (a volte piccolissime) dimensioni e che spesso passano inosservate all’occhio poco attento. I Sedum sono capaci di crescere in ambienti davvero proibitivi come spaccature tra le rocce, le crepe dei muri, a volte perfino negli interstizi di tegole e grondaie o tra le cortecce degli alberi (bellissimi i Sedum dasyphyllum del Convento dei Padri riformati a Petralia Sottana, dove un filare di robinie ospita una bellissima popolazione epifita).
In Sicilia la maggior parte di essi sono specie annuali e alcune formano bellissimi tappeti, specialmente in ambienti calcarei pieni di fessurazioni e con relativa umidità. In pieno inverno sono probabilmente nella forma più attraente, dato che la pianta crea i nuovi giovani fusti che poi fioriranno nella bella stagione. Si presentano allora con un habitus cespitoso e raccolto, con le giovani crassulente foglie a rosetta.

Tuttavia è in primavera che i Sedum danno il meglio di se, in bellissime fioriture che accendono di colore zone dove la normale vegetazione non riesce ad attecchire. Pragmatico è il caso di Sedum caeruleum, probabilmente il più xerico tra le specie che abbiamo e che riesce a colonizzare anche semplici spianate di pietrisco ai bordi delle strade. Piantina minuscola ed annuale, dà il meglio di se in aprile-maggio, salvo poi scomparire dopo aver rilasciato i suoi semi millimetrici

Forse, dopo le Orchidee sono le uniche piante che innescano in me un vero e proprio delirium. Quando le incontro sul mio cammino è davvero impossibile non fermarmi a fare una foto dopo averle beccate tra i sassi (con sommo disappunto dei miei amici, costretti a fermarsi ogni 10 minuti!). Tuttavia non sempre le identificazioni risultano semplici, specie con Sedum di specie meno comuni. Non nego che in alcuni casi ho prelevato alcuni giovani fusti, cosa che di solito non faccio, per creare talee a casa e aspettare la fioritura, dato che i caratteri identificativi spesso sono riscontrabili sopratutto durante l’antesi fiorale. E devo dire che funziona!
Tra le specie riscontrate nei monti attorno Palermo ho ritrovato:
Sedum album
Sedum amplexicaule
Sedum caeruleum
Sedum dasyphyllum
Sedum dasyphyllum var. glanduliferum
Sedum hispanicum
Sedum ochroleucum
Sedum rubens
Sedum sediforme
Sedum stellatus
(trovate piante e fioriture nel collage di sotto, in ordine sparso. Cliccate per vederla in formato reale)
I Sedum per il giardino sono una manna dal cielo. Ho utilizzato spesso alcune tra le specie più comuni, che crescevano spontanee a casa mia o nelle immediate vicinanze, per aumentare la naturalità di alcuni angoli molto esposti e dove per le piante era difficile germinare. O ancora meglio per coprire bruttissimi rattoppi in cemento o squallide spaccature dove l’Oxalis pes-caprae aveva preso piede. E devo dire che i risultati mi soddisfano molto.

Così, lo scorso inverno, trasferitomi in città e trovandomi in giardino questo obrobio (vedi foto sotto) di muro in mattoni rossi, assolutamente sterile e per giunta costruito davvero male, mi sono rivolto ai Sedum. Se fossi stato in campagna questo muro si sarebbe ben presto ricoperto autonomamente di muschi, licheni, piantine di ogni genere e sopratutto fauna! (gasteropodi e insetti). Ma in piena città la storia è ben diversa. Così ho provato ad inserire tra gli interstizi un po di terra argillosa appartenente ai vasi dove alcune specie di Sedum avevano fiorito e, presumibilmente, disperso i loro semi.
Beh, devo dire che ha funzionato! Speriamo che il tempo coadiuvi il mio lavoro!

Oltretutto, arricchendo i muri con specie di questo tipo, si offre involontariamente un ambiente ideali per le specie “rupicole”. In prossimità dei giovani Sedum spuntati nel muro ho infatti fotografato, pochi giorni fa, questa Papillifera bidens, una specie molto comune ma che sta cominciando a colonizzare un ambiente prima del tutto sterile!
Se vi siete innamorati di queste splendide piante, sappiate che esistono un sacco di specie coltivabili. Trovate delle buone indicazioni in questa pagina
Il vostro caro Totò


Salvatore Bondì
Naturalista, specializzato in Biodiversità ed Evoluzione.
Ornitologo. Permacultore. Bighellone per necessità.