Sono una costante delle notti estive mediterranee. Quando la sera finalmente arriva il fresco e la famiglia si raduna sotto la veranda per la cena, questi piccoli rettili fanno comparsa sui muri intonacati di fresco, attratti dagli insetti attirati dalla luce. A volte amati, a volte oggetto di terrore femminile, i gechi sono degli ottimi insetticidi biologici, oltre ad essere irresistibilmente simpatici, coi loro scatti fulminei e le corse folli nel tentativo di acchiappare le loro prede.
Maestri del mimetismo, questi animali si nutrono principalmente di esapodi, in particolar modo insetti alati, anche se le specie terricole spesso catturano dermatteri, formiche e piccoli ragni. Sono specie antropofile, che vivono a stretto contatto con l’uomo e che utilizzano spesso i mezzi di trasporto per effettuare dispersione, colonizzando anche le più remote isole grazie ai trasporti antropici (per approfondire vedi link in fondo)
Dal caratterino pepato, i gechi sanno però essere ospiti silenziosi e discreti. In Sicilia ne abbiamo solo due specie, Hemidactylus turcicus, il cosidetto geco verrucoso, e Tarentula mauritanica o geco comune. Se in età adulta è relativamente facile discriminare le due specie, spesso non lo è altrettanto quando si incontrano esemplari giovani. Ecco un semplice decalogo di caratteri utili per determinare facilmente le due specie:
HABITAT
Quando queste due specie vivono in sintopia, cioè sono presenti nello stesso ambiente, viene a crearsi automaticamente una divisione di nicchia, per ridurre al minimo la competizione.
T.mauritanica, più grande e più forte, tende ad occupare i migliori posti per la caccia, concentrandosi vicino alle fonti di luce artificiale o comunque stazionando su pareti alte, tetti o direttamente sulle strutture luminose
H.turcicus invece si stabilisce su pareti basse o superifici orizzontali, spesso lontano da fonti luminose. Rispetto alla specie più grande, occupa più frequentemente habitat completamente differenti come legnaie, muretti a secco, pietraie. A volte utilizza anche gli alberi, utilizzando buchi o cortecce sollevate come riparo e cacciando lungo i tronchi o i rami
COMPORTAMENTO
H.turcicus è molto più schivo e timido e termoregola raramente in pieno giorno, mentre è più facile avvistare T.mauritanica a godersi il sole durante le ore calde della giornata, sempre in prossimità della tana e con colorazioni molto più scure rispetto alle ore notturne. Inoltre se presi in mano (attenzione, sono animali veramente delicati, non maneggiateli se non strettamente necessario!) il geco verrucoso si dimostra relativamente calmo, mentre il geco comune….beh, è abbastanza combattivo!!!
Se visti da vicino si possono osservare anche diversi parametri corporei, spesso molto più utili nell’identificazione rispetto ai caratteri eco-etologici
ZAMPE ED UNGHIA
E’ indubbiamente il carattere più identificativo. H.turcicus ha zampe dotate di artigli ben visibili disposte su tutte le dita, mentre le Tarentola hanno artigli ben visibili solo sul terzo e quarto dito

DIMENSIONI
Un esemplare adulto di T.mauritanica può raggiungere i 15 centimetri di lunghezza mentre un Hemidactylus raramente raggiunge i 10 cm. Alla nascita tuttavia queste specie hanno dimensioni simili, attorno ai 3-4 cm di lunghezza. La velocità di crescita è ovviamente maggiore nel geco comune.
TESTA
H.turcicus ha muso più allungato e una testa più “gentile”, mentre T.mauritanica ha muso più corto e largo che ricorda un po quello dei coccodrilli, tant’è che in America le hanno affibbiato il nomignolo di crocodile gecko (!)


CODA
In Tarentola mauritanica le squame laterali della coda hanno appiattimenti laterali che creano processi simili a spine, tant’è che la coda sembra bordata da una lunga fila di piccoli aculei. Queste non sono presenti in H.turcicus.
Attenzione però, H.turcicus mantiene per tutta la vita un disegno della coda a bande bianche e nere, così come nei giovani di T.mauritanica, mentre negli adulti di quest’ultima specie le bande scompaiono. Questo può creare confusione…
HABITUS
Il dorso di T.mauritanica appare reticolato, di una fitta trama di sottili linee nere. Il colore però può variare molto, da quasi completamente nero durante il giorno a dei torni di grigio nelle ore notturne. H. turcicus ha invece disegni più complessi, spesso a fasce larghe o ad ocelli disposti in fila lungo tutto il corpo. Quest’ultima specie ha però una grande varietà fenotipica al suo interno
Per approfondire un po sui gechi
genere Hemidactylus
gechi e habitat frammentato
Il vostro caro Totò

Salvatore Bondì
Naturalista, specializzato in Biodiversità ed Evoluzione.
Ornitologo. Permacultore. Bighellone per necessità.
Buonasera.Vivo in Liguria nell’entroterra di Lerici.Non ho mai visto in questa zona tanti gechi come negli ultimi anni.A cosa può essere dovuto?incremento delle temperature?
Grazie.
È possibile, entrambe le specie di geco di,xui parla questo articolo sono in rapida espansione in tutta Italia, per cause indubbiamente climatiche. Anche se in realtà la Liguria è ben popolata a prescindere…!
Difficile stabilire l’aumento o la diminuzione di una specie “a sensazione” e in situazioni locali. L’abbondanza può essere determinata da molti fattori.