Saline di Trapani (foto-racconto)

Queste giornate uggiose di fine inverno mi portano alla riflessione. Rileggendo vecchi appunti ho buttato giù un fotoracconto. Spero che sia il primo di una lunga serie. E spero anche di lasciarvi qualcosa…

11 Novembre 2011

Sale!
Fenicotteri!!!
Li senti non appena metti piede…
Adoro l’odore salmastro delle Saline di Trapani. Nonostante sia Novrembre il sole oggi è caldo, c’è un tepore piacevole. Aria limpidissima, pulita dalle piogge continue. Una manciata di grosse soffici nuvole appese ad un cielo azzurro matto. Quasi una lieve testimonianza di questo pazzo bellissimo autunno. Quando ti addentri in questo labirinto di vasche puoi rimanere fermo in un punto, a tua scelta, e girare lentamente su te stesso. Cielo e acqua. Universi sconfinati distinti solo da una sottile linea tremolante di caldo, interrotta da grosse piramidi di sale: l’oro bianco del trapanese. Tu cammini,  un piccolo puntino di vita in un labirinto di muretti e vasche dai colori più disparati. Una mosca che gironzola su una tovaglia a quadratini rossi, verdi e blu. Ti senti gettato lì per caso, con la sola compagnia delle isole Egadi e di Monte Erice , vanitoso su uno splendore d’azzurro

2867

Ma basta aguzzare la vista per accorgerti che qui la vita è ovunque. Sono le ore più calde della giornata e tutto tace. Sui muretti che delimitano le vasche per l’evaporazione dell’acqua riposano centinaia di fischioni, alzavole, germani reali, mestoloni. Sembrano emergere dal fango gessoso, come statue messe lì da qualche stravagante genio.

Tra di loro pescano aironi cenerini e garzette, correndo buffamente dietro ai pesciolini. Grossi cormorani neri allargano le ali quasi ad adorare il dio sole, asciugando il loro piumaggio d’antrace. Ti accoglie un rauco benvenuto, sulla tua testa volano pigramente i gabbiani rosei, col loro verso raccapricciante…

Copia di IMG_2883

Decidete di andare verso il mare. Ma la geometria delle cose mette a dura prova le vostre percezioni. Non c’è più tridimensionalità, niente più cubi dove potersi orientare. Ne cielo ne acqua, solo un tunnel azzurro e una stradina dritta… ti sembra di camminare per giorni, secoli forse. Cammino sopra e sotto le nuvole. Cammino e non c’è più tempo. Cammino??? I miei passi sembrano milioni, lo spazio si dilata, ma non importa…

Ed eccolo là!Si muove lento, con una grazia quasi egizia. Una grazia da mignattaio!
Il sapore delle cose inaspettate. Il sapore della rarità, di un uccello che è quasi sula via dell’estinzione, del non ritorno. Un gioiello simile stretto tra il cemento e un po di vegetazione che è riuscita ad occupare il letto del torrente, incanalato da antropiche mani. Un brillante su mani di muratura.

IMG_2895

Ma quel minuscolo canneto sta lentamente intasando il torrente. Ne rallenta il corso, lo occupa per intero e si espande. I sedimenti si accumulano, l’acqua tracima, invadendo lo squallido tavolato di cemento. Centinaia di alzavole, assieme a tantissimi altri uccelli acquatici, si radunano là, nell’acqua bassa e ricca di nutrienti. A intervalli regolari passano su di loro due falchi di palude che seminano il panico. Lo storno si alza con un boato, come decine e decine di ali che fendono l’aria cercando di scampare agli artigli. E il mignattaio, flemmatico enigma, stà là dove la natura lasciata a se stessa, si riprende quello che gli stupidi umani cercano di geometrizzare

2897.JPG_2010114124128_2897

Il fiato sospeso. Strisciare nell’erba umida per avvicinarmi senza disturbarli. Movenze da predatore su occhi affamati di bellezza, ecco cosa siamo noi amanti della natura. Un tonfo distrae il flusso lineare dei nostri pensieri: un falco pescatore si tuffa in una picchiata vertiginosa. Riemerge con un grosso cefalo tra gli artigli. Le anatre non battono ciglio, intente a lisciarsi le penne.

Rischiamo sempre di naufragare in poche dita d’acqua, nel limo dei nostri pensieri.
Rischiamo seriamente di rimanere intrappolati così, in orizzonti storti e trappole per nuvole

149443_174252002591638_2223786_n

Il vostro caro Totò

5 risposte a “Saline di Trapani (foto-racconto)”

  1. Complimenti Totò. Bel racconto ornito-narrativo!

  2. Michele Soprano dice: Rispondi

    Totò grazie per questo racconto, scrivine ancora e fai rivivere agli appassionati di natura un po’ delle tue emozioni…certe cose sono alla portata di tutti ma pochi riescono a guardare meglio, Michele

  3. e bravo…mi è piaciuto il foto-racconto 🙂

  4. Commentare un testo del genere è difficile.
    L’unica cosa che si può dire è che le tue parole esprimono a pieno le sensazioni che proviamo noi naturalisti quando siamo in posti del genere!!!!

  5. Veramente bello , sei riuscito a far rivivere le emozioni che hai provato grazie a un linguaggio un pò poetico!! mi piaceXD

Lascia un commento